"DECRETO RIAPERTURE": I CHIARIMENTI PER LA RISTORAZIONE

27 aprile 2021

Gentili Clienti,

riportiamo chiarimenti a seguito delle nuove disposizioni previste dal "Decreto Riaperture" per attività di bar e ristorazione.

Dal 26 aprile fino al 31 maggio:

  • le considerazioni del Ministero non consentono il consumo al banco (dunque, ad esempio, sorbire al banco un caffè o un cappuccino, prendere un aperitivo, etc.), né in piedi né seduti ad eventuali sgabelli, ma permettono il mero “servizio” al banco, ossia che il personale addetto porga al banco quanto ordinato, salvo poi per il cliente dover “portare fuori” gli alimenti e le bevande per consumarli servendosi delle “strutture all’aperto” (tavoli, mensole et similia) disponibili (perché autorizzate su suolo pubblico o superficie privata);
  • essendo consentito il servizio al banco per il consumo esclusivamente mediante le strutture esterne, occorre prestare attenzione a che queste siano fruibili, poiché, qualora siano tutte occupate, per il cliente non sarebbe possibile consumare in altro modo in luogo pubblico;
  • ciò è tanto più valido per le attività con prevalenza del codice Ateco 56.30 (bar senza cucina), ai quali la nota preclude la possibilità di effettuare l’asporto dopo le 18,00: per cui, valendo per essi il divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze previsto dall’art. 27 del DPCM 2 marzo, questi esercizi potranno rimanere aperti fino alle 22,00, ma solo consentendo il consumo ai tavoli all’esterno (se disponibili).

Dal 1° giugno:

  • la circolare non lo chiarisce, ma, a nostro avviso, se il servizio al banco fino al 31 maggio è possibile in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto, a maggior ragione tale servizio sarà ancora possibile dal 1° giugno, quando i clienti potranno consumare ai tavoli sia all’aperto che al chiuso: da tale data, quindi, dovrebbe continuare ad essere consentito il servizio al banco, permettendo ai clienti di ordinare e portare gli alimenti e le bevande ai tavoli collocati fuori o anche dentro l’esercizio.

 

Un’ultima notazione: la circolare, parlando di “strutture all’aperto”, non si occupa delle caratteristiche delle strutture che potrebbero “contenere” tavoli e sedie fuori dai locali dell’esercizio autorizzati al chiuso: si fa riferimento a dehors, verande e simili: la nostra interpretazione, nella circolare inviata il 23 scorso, è nel senso che dovrebbe essere permesso all’esterno dei locali il consumo di alimenti e bevande in strutture che siano adeguatamente finestrate, con finestre che durante la somministrazione risultino aperte.

Non ci avventuriamo in considerazioni relative ai materiali utilizzati ed al numero di pareti “aperte”, poiché ogni specificazione costituirebbe un ulteriore limite alle possibilità consentite dalla norma: in merito, saranno le autorità competenti, eventualmente, ad esprimersi sulla questione.

Cordiali saluti

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